La Stanza Segreta di Michelangelo a Firenze apre ai visitatori
“Una stanza segreta a Firenze: le meraviglie nascoste di Michelangelo ora aperte ai visitatori”
Firenze è un posto incredibile che tutti possono esplorare. È un altro gioiello prezioso tra i tanti tesori di Firenze.
Dopo quasi 50 anni dalla sua scoperta, avvenuta nel 1975, dal 15 novembre sarà aperta al pubblico la stanza segreta di Michelangelo, un piccolo spazio contenente una serie di disegni attribuiti allo stesso maestro, accessibile attraverso la Sagrestia Nuova all'interno del Museo delle Cappelle Medicee.
La storia della stanza segreta
Lo ha annunciato il 26 settembre il Direttore generale dei Musei, Massimo Osanna, nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova apertura del Museo delle Cappelle Medicee, parte integrante del complesso statale dei Musei del Bargello diretto da Paola D'Agostino.
L'attesissima apertura al pubblico della Stanza Segreta, mai prima d'ora accessibile in maniera organizzata, è resa possibile grazie a un monitoraggio costante nei prossimi mesi, in collaborazione con l'Opificio delle Pietre Dure, e sarà effettiva a partire dal 15 novembre.
L'accesso sarà limitato a piccoli gruppi di massimo 4 persone alla volta per proteggere i disegni e mantenere le idonee condizioni di conservazione, essenziali per la salvaguardia di questi preziosi reperti.
Il numero limitato di visitatori per fascia oraria è dovuto alla necessità di alternare periodi di illuminazione a LED a periodi prolungati di buio.
Nel 2018, grazie alla collaborazione tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Lottomatica, il Maestro Mario Nanni, coadiuvato dall’architetto Maria Cristina Valenti, all’epoca impegnata presso i Musei del Bargello, ha curato la nuova illuminazione a LED della Sala Segreta.
La Sala Segreta di Michelangelo a Firenze apre ai visitatori – Video
“Il completamento della Nuova Release e l’adeguamento del Museo delle Cappelle Medicee alle norme di sicurezza ci consentiranno di aprire la Stanza Segreta di Michelangelo”, ha spiegato Massimo Osanna. “Un luogo di straordinario fascino ma estremamente delicato per la sua collocazione all’interno del percorso museale e per la necessità di proteggere i disegni a carboncino sulle pareti”.
“È stato un lavoro lungo, costante e paziente che ha coinvolto diverse professionalità e vorrei ringraziare tutto lo staff dei Musei del Bargello che ha collaborato con me in questi anni per raggiungere questo obiettivo”, ha affermato Paola D'Agostino, direttrice dei Musei del Bargello.
“Desidero esprimere un ringraziamento speciale a Francesca de Luca, storica dell’arte e responsabile delle Cappelle Medicee e di Casa Martelli, e a Benedetta Cantini, funzionaria dei restauri dei Musei del Bargello, per la loro attenta cura di questo spazio straordinario.
La mia profonda gratitudine va anche ai colleghi dell’Opificio delle Pietre Dure che condividono la loro competenza e passione in vari progetti di restauro, diagnostica, monitoraggio e ricerca su alcuni capolavori dei Musei del Bargello”.
“Questa minuscola stanza è un ritrovamento davvero unico, con un potenziale evocativo eccezionale. Le sue pareti sembrano contenere a malapena numerosi schizzi di figure, molti dei quali di dimensioni monumentali, tracciati con segni che dimostrano una grande chiarezza progettuale”, ha commentato Francesca de Luca, curatrice del Museo delle Cappelle Medicee.
“Questi sono accompagnati da studi, alcuni meticolosamente dettagliati e altri più informali, di dettagli anatomici, volti e pose insolite.
Non tutti i disegni presentano lo stesso livello di qualità grafica delle opere di Michelangelo, ma secondo Paolo dal Poggetto, scopritore di questa sala nel 1975, è qui che Michelangelo potrebbe aver esercitato la sua arte nel 1530, durante il suo tentativo di nascondersi dall'ira di Papa Clemente VII Medici, a causa del suo ruolo nelle fortificazioni del governo repubblicano che aveva espulso la famiglia Medici nel 1527.
Tuttavia, questo luogo offre ai visitatori di oggi un'esperienza unica per entrare in contatto diretto non solo con il processo creativo del maestro, ma anche con la percezione della formazione del suo mito di artista divino, fungendo da modello per i colleghi contemporanei e i giovani artisti iscritti all'Accademia delle Arti del Disegno, di cui Michelangelo fu nominato "Padre e Maestro", e che nel 1563 stabilì la sua sede nella Sagrestia.
Alcune domande e risposte sulla Sala Segreta di Michelangelo a Firenze aperta ai visitatori
Come è stata scoperta la stanza nascosta?
La stanza nascosta fu scoperta quando il direttore del museo notò una botola sotto un armadio che conduceva alla stanza.
Quando la “stanza segreta” verrà aperta al pubblico?
Da novembre 2023 la “stanza segreta” aperta al pubblico.
Cosa comprende la nuova “uscita d’autore” progettata dall’architetto Paolo Zermani?
La nuova “uscita autore” comprende un grande ambiente sotterraneo multifunzionale che comprende la Cripta Lorenese e un tratto delle mura medievali fiorentine emerse durante gli scavi.
Quale potrebbe essere il significato degli schizzi rinvenuti nella stanza nascosta?
Gli schizzi potrebbero far luce non solo sul processo creativo di Michelangelo, ma anche su un periodo misterioso e pericoloso della sua vita.
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